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STRATEGIE E STRUMENTI PER RESISTERE, E VINCERE

Come si sta muovendo il mercato delle locazioni e degli immobili in questo periodo? Cosa sono in grado di fare i professionisti che di questo si occupano? Una bella trasmissione sulla webradio CASA ITALIA RADIO di stamattina ha fornito informazioni e suggerimenti interessanti al riguardo.

Si chiama Bricks and Music ed è condotta dall’impeccabile Paolo Leccese, con la collaborazione dell’Ingegner Emiliano Cioffarelli. Oltre a dare ogni giorno notizie e approfondimenti sul mercato immobiliare italiano ed estero, intrattengono gli ascoltatori con musica internazionale e intervistano voci autorevoli su svariati temi. Che hanno sempre a che fare in qualche modo con il mondo delle case.

Questa volta i conduttori hanno fatto una chiacchierata con Daniele Barbera, Property Manager di Stay in Rome Apartments, il quale ha risposto ad alcuni quesiti che toccano in particolar modo il periodo post pandemia, o meglio questi tempi che ce ne stanno portando lentamente fuori.

Innanzitutto gli hanno chiesto come sia cambiato il mercato degli affitti turistici a Roma e nelle città d’arte. Ebbene, questo inizialmente si è contratto, dato che i flussi turistici sono diminuiti, alcune proprietà sono state vendute e altre dedicate a un tipo di affitto classico. Ma poi c’è stato un assestamento relativo alla nuova situazione, forte di una richiesta diversa ma comunque abbastanza consistente. Infatti la durata media di un soggiorno è passata da 3 a 5/7 notti di permanenza (anche grazie allo smart working che permette di portare avanti la propria attività spesso in qualsiasi luogo, anche di vacanza), le prenotazioni non sono circoscritte solo al fine settimana e fioriscono iniziative promozionali non solo in termini di tariffe vantaggiose ma anche in quanto a politiche di cancellazione più elastiche. Questo processo di adattamento ha fra l’altro comportato una scrematura all’interno dell’offerta, spingendo il mercato prima saturo ad alleggerirsi rispetto a proposte spesso improvvisate, quando non addirittura illegali.

Daniele ha raccontato anche quali siano state le strategie messe in campo per continuare a far fruttare le proprietà dedicate all’affitto turistico. Fermo restando che l’impegno dello staff è sempre stato quello di rimanere accanto ai proprietari, aggiornandoli e confortandoli sulle nuove previsioni (che in effetti si stanno avverando vista la quantità di richieste e prenotazioni per la stagione in arrivo), c’è stata una ricerca di nuovi canali turistici. Soprattutto inizialmente ci si è concentrati sui paesi vicini all’Italia, come anche sul cosiddetto Corporate Housing che in pratica è l’affitto proprio dei contratti transitori motivato da viaggi di studio, di lavoro o per esempio dalle richieste di case di produzione cinematografica.

C’è stato in ogni caso anche un impegno costante nel dimostrare che Stay in Rome Apartments intendeva essere sempre all’altezza, aggiornandosi su tutto ciò che riguarda il mondo della locazione turistica, non ultimi l’immagine e la comunicazione. Su questo hanno continuato a investire, nonostante tutto, mettendo a disposizione informazioni e contenuti pratici, coinvolgenti o perlomeno interessanti.

Paolo Leccese ha sottolineato che effettivamente non basta più, ormai, pubblicare gli immobili su un portale per cercare clienti. Le persone chiedono di più, si aspettano di più.

Non c’è alcun dubbio, la comunicazione è in continua evoluzione, e questo lo si è sentito molto negli ultimi due anni. Un occhio attento sulle trasformazioni in atto ha spinto Stay in Rome Apartments a puntare su un servizio di qualità, e perciò a dare maggior importanza al blog sulla pagina web. Qui entro in gioco io, interpellato come un “esperto della penna”, definizione che non mi è affatto dispiaciuta.

Paolo parte da due mie caratteristiche fondamentali, cioè la mia predisposizione a una scrittura coinvolgente e la passione per il turismo. Come si combinano questi due elementi nei miei articoli, per esempio quelli sui quartieri di Roma?

Per me scrivere ha sempre significato dar voce alla fantasia, alle emozioni, ma poco a poco ha acquistato importanza anche l’idea di racconto come intrattenimento, come stimolo a essere curiosi, disponibili alla riflessione e alla scoperta. Quando penso a chi leggerà i miei articoli, mi riferisco a viaggiatori, e a persone in genere che vogliono allargare la propria conoscenza circa argomenti o luoghi che meritano di essere sondati e amati. Io stesso nei miei numerosi viaggi sono entrato in contatto con realtà interessanti e fuori dai circuiti più popolari grazie alle parole che qualcuno aveva speso su di esse accendendo una scintilla in me. Fare questo per la città in cui vivo, mi rende orgoglioso.

Cioffarelli mi chiede come sia cambiato il modo di scrivere nel relazionarsi al web rispetto alla carta stampata.

Esistono innumerevoli tutorial e manuali a tal proposito, la mia esperienza sul campo è relativamente recente. Sono però una persona che ha messo al centro della propria vita la scrittura, sono un attento osservatore di ciò che mi circonda, nella sua mutevolezza. Le indicazioni che si possono reperire sull’attività di blogger e simili sono quasi tutte valide e interessanti a livello pratico, ma per quanto mi riguarda ho portato avanti una contaminazione nello stile e nel linguaggio, un’impronta narrativa. Non che questo valga per tutti, ma suggerisce che anche in un contesto strutturato da regole del tutto condivisibili sia positivo se non auspicabile aggiungere qualcosa di veramente personale. È appagante per chi scrive e al tempo stesso una certificazione di onestà intellettuale nei confronti di chi legge.

Facendo riferimento al mio articolo sulla Casa delle Idee, Paolo mi ha chiesto cos’abbia significato per me scrivere su questo tema.

Gli incontri nella mia vita con ragazzi con disabilità mi hanno portato ad apprezzarne la sensibilità e soprattutto la spontaneità. Mi rende ottimista constatare quanto negli ultimi anni stiano nascendo sempre più iniziative dedicate alle categorie più fragili della società. Per dar loro voce e favorire un’integrazione a 360° nel tessuto sociale. Quella è una realtà che ci ha colpito e che siamo stati felici di raccontare. Per dare eco a belle persone, per dare coraggio e fare da stimolo a chi questi progetti non arriva neanche a concepire. E poi di questi tempi le buone notizie fanno bene.

 

Roberto Fustini

Ig @fustinir Fb Roberto Fustini scrittore

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